
Che cos'è il contratto di leasing?
Il contratto di leasing è un accordo mediante il quale un soggetto, chiamato “locatore” (o società di leasing), concede a un altro soggetto, detto “locatario” o “utilizzatore”, il diritto di utilizzare un bene per un periodo di tempo determinato, in cambio del pagamento di un canone periodico. Alla fine del contratto, il locatario ha la facoltà di esercitare un’opzione di riscatto, ovvero la possibilità di acquistare il bene stesso pagando un prezzo stabilito, generalmente inferiore al valore di mercato del bene.
Le caratteristiche del contratto di leasing
Il leasing, che deriva dall’inglese “to lease” (affittare o noleggiare), si configura come un contratto misto, contenente elementi sia della locazione sia della vendita con patto di riscatto. Si distingue principalmente in due categorie principali:
1. Leasing finanziario: è la forma più diffusa. Il locatore, solitamente una società finanziaria o una banca, acquista un bene su indicazione del locatario e lo concede in uso per un periodo concordato. Al termine del contratto, il locatario può decidere se acquistare il bene pagando un prezzo residuale stabilito, restituirlo o eventualmente prolungare l’uso tramite un nuovo accordo.
2. Leasing operativo: in questo caso, il contratto non prevede il diritto di riscatto. Il locatario può solo utilizzare il bene per il periodo stabilito, al termine del quale il bene torna alla disponibilità del locatore. Questa forma di leasing è più simile a una locazione a lungo termine ed è spesso utilizzata per beni ad alta obsolescenza tecnologica, come le apparecchiature informatiche.
Il funzionamento del leasing
Il leasing è un contratto particolarmente utile per chi desidera utilizzare un bene senza doverlo acquistare immediatamente o con risorse proprie. Questo meccanismo consente di dilazionare il costo dell’acquisto in comodi canoni mensili o trimestrali, offrendo maggiore flessibilità economica rispetto all’acquisto diretto.
Al momento della sottoscrizione del contratto di leasing, viene stabilito il valore del bene e il locatario si impegna a pagare i canoni pattuiti per tutta la durata del contratto. Alla scadenza del periodo, il locatario può:
Esercitare l’opzione di riscatto: in questo caso, il bene diventa di sua proprietà dopo aver pagato la somma residua prevista nel contratto.
Restituire il bene: il locatario può decidere di non acquistare il bene e di restituirlo alla società di leasing.
Prolungare l’uso: alcune forme di leasing permettono di estendere il contratto con nuove condizioni per continuare a utilizzare il bene.
Vantaggi del leasing
Il leasing offre diversi vantaggi sia per le imprese sia per i liberi professionisti e i privati.
Tra i principali vantaggi troviamo: Accesso facilitato a beni costosi: il leasing consente di utilizzare beni ad alto valore, come macchinari, autovetture o immobili, senza dover affrontare l’esborso iniziale necessario per l’acquisto.
Gestione del flusso di cassa: attraverso il pagamento di canoni periodici, il locatario può gestire meglio il proprio cash flow, evitando l’impiego immediato di una grande quantità di risorse finanziarie.
Possibilità di riscatto: al termine del contratto, il locatario può decidere di acquistare il bene a un prezzo spesso vantaggioso, considerando che i canoni già versati coprono una parte significativa del valore del bene.
Deducibilità fiscale: per le aziende, il leasing presenta notevoli vantaggi fiscali. I canoni di leasing sono in parte deducibili, riducendo così la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte.
Vantaggi fiscali del leasing per le imprese
Uno degli aspetti più interessanti del leasing per le aziende è la possibilità di beneficiare di una parziale o totale deducibilità dei canoni. Questo aspetto fiscale consente all’impresa di ridurre il carico fiscale complessivo, con un impatto positivo sul bilancio. In base all’uso che si fa del bene oggetto del leasing, la deduzione dei canoni può variare in modo significativo.
Esempi di deducibilità fiscale in base all’uso del bene
100% di deducibilità: per le vetture e gli altri beni utilizzati esclusivamente come strumenti di lavoro. Ad esempio, un’azienda di trasporto merci che utilizza veicoli per la consegna può dedurre integralmente i canoni di leasing relativi a tali mezzi.
70% di deducibilità: per le vetture assegnate ai dipendenti in uso promiscuo, ovvero utilizzate sia per finalità aziendali sia per uso personale, per la maggior parte del periodo d’imposta. Questo tipo di situazione si verifica frequentemente per le auto aziendali assegnate ai dirigenti o ai responsabili di settore.
20% di deducibilità: per le vetture aziendali ad uso promiscuo, ovvero quelle utilizzate da chiunque in azienda, senza una specifica assegnazione e per qualsiasi tipo di attività, anche personale.
Queste percentuali di deduzione contribuiscono a ridurre la base imponibile dell’azienda, ossia l’ammontare di reddito su cui saranno calcolate le imposte.
Caso pratico di deduzione fiscale
Per comprendere meglio il funzionamento della deducibilità dei canoni di leasing, analizziamo un caso pratico.
Supponiamo che la società Alfa, nel corso dell’anno X, abbia sostenuto canoni di leasing per un totale di 10.000 euro per l’uso di vetture aziendali. Le vetture sono state assegnate in uso promiscuo ai dipendenti, quindi la deducibilità fiscale dei canoni sarà pari al 70%.
La società ha una base imponibile di 100.000 euro, ossia il reddito su cui vengono calcolate le imposte prima di applicare le deduzioni.
Calcolo della deduzione: Il 70% di 10.000 euro è pari a 7.000 euro. Questo importo rappresenta la variazione in diminuzione che l’azienda può applicare alla base imponibile.
Nuova base imponibile: La deduzione di 7.000 euro riduce la base imponibile da 100.000 a 93.000 euro.
La deduzione fiscale riduce, quindi, il carico fiscale dell’azienda, permettendole di pagare imposte su una base imponibile inferiore rispetto a quella iniziale. In questo caso, la riduzione del carico fiscale permette alla società Alfa di risparmiare una parte significativa delle tasse che avrebbe dovuto pagare se non avesse potuto usufruire della deduzione dei canoni di leasing.
Leasing vs. altre forme di finanziamento
Il leasing si differenzia da altre forme di finanziamento come il mutuo o il prestito per alcune caratteristiche distintive:
Assenza di proprietà immediata: mentre nel caso di un mutuo o di un prestito l’acquirente diventa immediatamente proprietario del bene, nel leasing il locatario ottiene solo il diritto di utilizzo del bene fino alla scadenza del contratto. Solo al termine del leasing, con l’esercizio dell’opzione di riscatto, il locatario può diventare proprietario del bene.
Flessibilità nei pagamenti: il leasing offre maggiore flessibilità rispetto ad altre forme di finanziamento, poiché i pagamenti sono dilazionati nel tempo e possono essere personalizzati in base alle esigenze dell’impresa o del locatario. Inoltre, i canoni di leasing includono spesso la manutenzione e altri servizi accessori, il che può rendere questa soluzione più conveniente rispetto al tradizionale acquisto con finanziamento.
Facilità di accesso: il leasing, soprattutto nella sua forma operativa, può essere accessibile anche a chi non dispone di garanzie sufficienti per ottenere un mutuo o un prestito. Le società di leasing, infatti, spesso basano la loro valutazione più sul valore del bene oggetto del contratto che sulla solvibilità del cliente.
Conclusioni
Il contratto di leasing rappresenta una soluzione flessibile e vantaggiosa per chi ha bisogno di utilizzare un bene, ma preferisce dilazionare il pagamento nel tempo piuttosto che affrontare un acquisto immediato. Grazie alla possibilità di riscattare il bene al termine del contratto, il leasing consente di beneficiare dell’utilizzo del bene e, eventualmente, di diventarne proprietari a condizioni vantaggiose.
Per le imprese, il leasing è uno strumento estremamente utile non solo dal punto di vista operativo, ma anche fiscale. La deducibilità dei canoni di leasing permette di ridurre la base imponibile, alleggerendo così il carico fiscale. Tuttavia, è importante valutare attentamente le condizioni del contratto e considerare l’uso effettivo.
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